venerdì 24 febbraio 2012

Chi è il Sensitivo?



Chi è il Sensitivo? 

Il sensitivo, uomo o donna, è come del resto la parola stessa fa intuire, una persona che riesce a percepire e vedere il prana (energia vitale che avvolge i corpi animali e vegetali).
Sono chiamati sensitivi anche il chiaroveggente, il telepatico, il medium, il rabdomante, il telecinetico, il cartomante, ed altri ancora. Questi nonostante abbiano delle doti non offrono nient'altro che il loro potere, il chiaroveggente può solo vedere, il telepatico può percepire solo le onde mentali, il medium può mettersi in contatto con entità disincarnate, il rabdomante può solo trovare l'acqua, e cosi via per tutti gli altri. Per il sensitivo pranico le cose sono diverse, esso può percepire il prana dei corpi animali e vegetali. Può percepire l'energia racchiusa in una parte di un corpo, e stabilirne l'intensità. Può inoltre interagire con il prana stesso modificando il flusso d'energia, può con l'esperienza e la pratica vedere l'aura (energia che avvolge tutti i corpi viventi), può vederne il colore, determinando il suo stato di purezza o di contaminazione. Può percepire la bontà o cattiveria, l'irritabilità, oppure la calma. Può inoltre spingersi in altri campi del paranormale con risultati eccellenti, i quali possono variare dalla volontà e l'impegno con cui il sensitivo li affronta.
Le persone dotate di questo senso sono molte, ma poche riescono a svilupparlo correttamente.
Alcune, dopo anni d'esperienza riescono a percepire anche la più piccola variazione pranica, possono inoltre coinvolgere l'intero loro corpo fisico, ampliando così il suo potere.
Questa caratteristica fa sì che il corpo del sensitivo diventi un accumulatore d'energia quando decide di togliere, un dissipatore quando decide di dare, infine di filtro, facendo passare l'energia pranica di un corpo squilibrato da fattori fisici o da volontà esterne attraverso il suo corpo. Con questa tecnica il pranico riesce ad assorbire l'energia delle persone provocando sul proprio corpo gli stessi disturbi, individuando con più facilità i punti più colpiti. I disturbi, sia d'origine traumatica, sia psichica formano un nodo d'energia nel corpo pranico che ostacolano il medico quando si accinge a curare con la medicina tradizionale il corpo fisico. Un soggetto in armonia con la propria energia pranica riesce sempre a guarire più in fretta di coloro che non lo sono, agevolando l'intervento medico.             
L'energia pranica quando non scorre bene nel corpo, si deposita su organi deboli, accumulandosi sempre più, fino al punto che l'organo colpito non risponde più a determinati stimoli.
In altri casi l'energia scorre nell'organo malato molto velocemente, portando via ogni residuo d'energia, lasciando l'organo senza una difesa pranica. In questi organi l'intervento del medico, con la medicina tradizionale è nullo. Alcuni medici adottano l'agopuntura per ripristinare l'energia di un organo, altri premono con le mani alcuni punti del corpo cercando di liberarne l'energia in eccesso. Il sensitivo pranico impone le mani posizionandole su alcune parti del corpo cercando di ripristinare il flusso d'energia, questi punti sono chiamati Ciacra.
Ufficialmente la medicina non accetta questi cultori di tecniche alternative che si spingono nel loro campo, dobbiamo però riconoscere che l'imposizione delle mani su di un corpo malato produce un riequilibrio dell'energia, procurando al soggetto un beneficio immediato.
Con questo non voglio affermare che una persona in piena armonia con il proprio prana non si ammali, questo non è possibile, ma sicuramente con un'energia in ottimo stato sarà difeso maggiormente dal suo sistema immunitario. Il ripristino del prana porta sempre un beneficio, sia sul piano fisico sia su quello psichico.
Molte persone non accettano le cure di un sensitivo perché non credono che l'aura esista, tanto meno credono che possa ammalarsi. Oggi la scienza riconosce che l'essere umano è circondato da un'aura invisibile, ma non accetta che quest'energia possa interagire con il corpo materiale e che a sua volta possa ammalarsi come un qualunque altro organo.
Le malattie prodotte dall'energia pranica non hanno un'origine materiale, per questo la scienza medica si allontana negando ogni cosa che non possa essere curata con farmaci. Queste malattie dell'energia, sono spesso legate alla nostra spiritualità, a come viviamo e come interagiamo con i nostri simili.
L'energia pranica non può essere offesa come il corpo fisico da fattori materiali come un bastone, una lama, un incidente stradale. Il pensiero è l'arma che può offendere e colpire anche gravemente il prana facendolo ammalare. Il prana può essere colpito da una malattia fisica che agendo direttamente sui ciacra coinvolge il prana nella parte controllata dal ciacra coinvolto. La cattiveria, l'egoismo, l'odio, il troppo amore, la lussuria, l'avarizia, la mancanza di fede, portano ad uno squilibrio del prana di tutto il corpo. La cura di queste malattie praniche, se non vogliamo andare da un buon pranico, sono curabili praticando tecniche che riescono a spostare o modificare l'energia da un ciacra ad un altro, ripristinando così il flusso di energia fra i vari ciacra.
Lo yoga è la tecnica migliore per ripristinare tal energia.
Molti riescono a mantenere il proprio corpo sano e forte facendo ginnastica, altri corrono a piedi e tutti sono consapevoli che quello che fanno produce un benessere fisico.
Perché non praticare una disciplina che produca un benessere pranico?
Le persone che non credono di avere un'energia pranica, attribuiscono al corpo materiale tutti i suoi malesseri, cosi ricorrono alla medicina tradizionale sperando in una guarigione che non può mai avvenire, perché il problema non si trova nel corpo ma fuori, nella sua energia pranica.
La meditazione yoga porta il soggetto a riconoscere e curare la propria energia quando viene meno, o tende ad una disarmonia.   
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